Dolci di carnevale. Origini, preparazione e curiosità sulle “chiacchiere”.

Ci eravamo appena ripresi dalle abbuffate natalizie ed ecco che arrivano gli irrinunciabili dolci carnevaleschi! Come resistere? Impossibile!

Uno dei dolci tradizionali del Carnevale sono le chiacchiere, un impasto veloce e facile da preparare che si realizza impastando farina, zucchero, uova, burro, scorza di limone grattuggiata, lievito, vanillina, un pizzico di sale e liquore (marsala o similari). Con la sfoglia ottenuta da questa pasta si ricavano delle strisce che verranno fritte nell’olio e cosparse di zucchero a velo. Affinché il “peccato di gola” sia più leggero si potrà anche optare per l’alternativa di cuocerle al forno e i sensi di colpa saranno attutiti!

Le chiacchiere sono chiamate con nomi diversi a seconda della regione in cui vengono preparate. Per cui le potremo sentire chiamare: frappe, galani, crostoli, sfrappole, bugie o pampuglie senza che il loro gusto e la loro dolcezza venga alterato.

Le chiacchiere sono un dolce tipico della tradizione italiana che viene fatto risalire all’epoca romana, quando si preparavano dei dolcetti a base di farina e uovo, fritti nel grasso di maiale, che chiamavano “frictilia” e venivano distribuiti alla folla durante il periodo carnevalesco.