Quale per lo Champagne?
Per gli spumanti ci sono vari bicchieri che possono essere utilizzati, a seconda del tipo di vino. E’ bene sottolineare l’importanza di tenere il bicchiere dallo stelo per non aumentare la temperatura ideale del vino con il calore del proprio corpo. In molti ristoranti si usa servire lo Champagne in bicchieri ghiacciati, ma questo tipo di operazione deve sempre tener conto
della qualità dello champagne, che più è alta e più necessita di temperature
più “calde” per esaltare gli aromi, che altrimenti resterebbero bloccati dal
freddo.
Lo champagne nella flûte
La flûte è quel bicchiere alto e sottile che oramai è sempre utilizzato in tutti i ristoranti e i bar. Non tutti però ne conoscono il corretto uso, che è riservato a champagne giovani e senza millesimo. Questi champagne infatti hanno profumi delicati e fini, e devono essere quindi concentrati in bicchieri di ridotto diametro in modo da formare una “colonna” ascendente di aromi per essere percepiti pienamente dal naso.. Se ne consiglia l’uso quotidiano quando non si è in presenza di grandi invecchiati o prodotti eccezionali.
Lo champagne nel calice
Il calice da vino è il bicchiere classico che tutti conoscono per il servizio del
vino, quello di dimensioni medie detto a tulipano, con la pancia larga e un’apertura per la bocca leggermente più piccola della pancia. Il design è appositamente studiato per far sviluppare i profumi nella pancia, concentrarli e poi farli salire lentamente senza svanire. Il tulipano è il
bicchiere preferito nelle degustazioni e dai grandi appassionati facoltosi
perché il migliore per gli Champagne pregiati, con forti componenti aromatiche. Sicuramente il bicchiere per i grandi champagne e i millesimati, spesso degli anni 80 se non prima. La pancia nel caso degli Champagne struttura le bollicine uniformemente per trasportare i profumi in modo compatto al naso. Mai come in questo caso vale la regola di riempire il bicchiere alla metà non oltre.
Lo Champagne nella coppa
La coppa fu largamente utilizzata in passato per il servizio dello Champagne. Questa concezione di forma fa si che i profumi vengano dispersi quasi subito: va quindi utilizzata per gli Champagne dolci, che generalmente hanno bisogno di una forte areazione per poter sprigionare quegli aromi che, a causa della dolcezza, rimarrebbero altrimenti chiusi nel vino. È infatti l’immediata dispersione delle bollicine che consente quest’apertura.
In passato gli champagne erano prettamente dolci, ed è questo il motivo per cui la coppa era utilizzatissima.